dMARIANNA

FIORI DI ZUCCA e di tutti i fiori che ho in mente. 
parole sparse di una ragazza impertinente


è la mia rubrica personale. che il fashion qua ci sta un pò troppo stretto, nonostante ci fossimo messe al riparo con gli spaghetti. 
benvenuti!









mercoledì 14 dicembre, 2011

io lo so che è come gettare benzina sul fuoco o acetone su una pellicina mangiucchiata, per dirla con spaghettifashion ma come spesso accade nelle vicende tragiche della vita: non ci resta che ridere.


Napoli è la città più bella del mondo ma anche la più sventurata. Le cause sono molteplici e retaggi culturali non proprio da baronetti fanno sì che certi suoi abitanti con i loro comportamenti, spesso ne acuiscano la sciuagura.

senza stare a fare polemiche sui suoi limiti, che tutti conosciamo o almeno intuiamo, vorrei focalizzarmi sull'aspetto che più caratterizza il napoletano, l'inventiva!

ecco perchè oggi ho deciso di farvi conoscere questo sito che non è proprio fashion ne tantomeno spaghetti ma due risate di questi tempi ci stanno bene lo stesso ;-) 




 ciao Giacomo!


 secondo voi cosa diavolo è?



 dedicata al Trota...


fantastico...

vi consiglio di visitarli anche su facebook
PS. grazie a Sara dt per avermeli fatti scoprire.







lunedì 8 agosto, 2011

Eros, dolce amara indomabile belva. 


"Eros infonde il desiderio di sopravvivenza in tutti gli esseri viventi e opera in particolar modo sulla nostra specie, capace di pensare il desiderio e di desiderarlo. E poichè l' essere non è altro che l'insieme di tutti gli enti, possiamo dire che coincide con l'infinità cangiante della vita che nell'uomo e nella donna si colora di passione". 

il signore che ha scritto questo libro a me ha fatto sempre una gran simpatia, ho sempre sognato di sedere su una di quelle bellissime poltrone chesterfield in pelle marrone vintage a conversare con lui sul perchè e per come il mondo va così. ma ve lo giuro, il giudizio sul suo libro non è condizionato da questa mia fantasia. 


 SCUOTE L'ANIMA MIA EROS di Eugenio Scalfari


parla della più forte tra le dicotomie dell'uomo, amore e ragione (con tanto di terzi esclusi, includenti e trasversali..)
riflette sulla forbice che si divarica in ognuno di noi, tra egoismo e amore per il prossimo, tra amore sacro e profano, quello del corpo e quello infinitamente più grande del pensiero, dello spirito. 
non mancano riferimenti ai grandi cantori dell'amore, da Saffo al poeta che "ha conosciuto Eros di faccia e non di profilo" Federico Garcìa Lorca, ritenuto da Scalfari l'ultimo cantore dell'amore vero. 

una lettura che scivola via come olio tiepido, io me ne sono innamorata, spero vi piaccia.












venerdì 11 marzo, 2011
tra Morgan e Teresina del Muchèt 

avevo deciso con le spaghette che avrei chiuso questo spazio. tanto è obsoleto visto che adesso ci siamo date un giorno a testa per scrivere, il mio è il lunedì. ma non lo chiudo, ne ho bisogno. io i problemi di spazio me li porto dietro da una vita. ne ho sempre troppo poco e sovente tendo ad invadere quelli altrui. allora facciamo che su spaghetti mi impegnerò ad occupare questo, dmarianna, e quello del lunedì sulla home principale. un'altra ragione per cui non lo faccio è perchè mi annoio, mi annoio di tutto. quindi dovrei andarmene in un altro luogo nella rete a scrivere il mio blog personale
mariannaditommaso.qualcosa, ma mi sembrerebbe di fare un torto. e poi a questo cavolo di blog gli ho dedicato tanto di quel tempo che non posso tradirlo con un altro. quindi me ne sto qua, in questo piccolo posticino che mi sono ricavata e mi sento già un pochino ALTROVE...



a parte la canzone di Morgan - che dice di me delle cose meglio di come lo farei io - volevo parlavi di un'altra roba, di un libro. e più che del libro tutto, di un capitolo in particolare.

OGNI COSA ALLA SUA STAGIONE di Enzo Bianchi.

questo è il titolo del libro, per chi non lo sapesse Enzo Bianchi è il fondatore della comunità monastica di Bose.
il capitolo che voglio segnalarvi si chiama "Teresina del Muchèt" p21/25  (poi ce n'è anche uno che si chiama Lode al vino, p33/39, ma questa è un'altra storia :-P )

era una donna "selvatica" - arrivava in chiesa quando la messa era già iniziata e se ne andava prima che finisse, in modo da non dover salutare troppa gente - ma era sapiente... la miseria non l'aveva indurita, solo l'aveva resa un pò ruvida, solitaria ma mai assente, nè rabbiosa.
... in quegli anni del dopoguerra c'erano molti uomini che si lasciavano andare a bere fino ad ubriacarsi... ma Teresina esclamava:"Ricordatevi che c'è un Dio pure per i ciùc, per gli ubriaconi"
A volte la sua era un'arguzia che finiva per tessere le lodi del suo modo di vivere: quando sentiva le lamentele delle mogli nei confronti dei propri mariti, esclamava soddisfatta e radiosa:"Chi vuol tutto a suo modo, vive da solo!". Proprio come aveva fatto lei, che aveva deciso di non lavarsi mai, di non sposarsi mai e di starsene da sola, con le sue bestie, a fare formagette vendendole per pagarsi il minimo indispensabile e a coltivare con cura piante aromatiche da donare come profumo gratuito a chi gliele chiedeva.


non è fashion vero? però è bello.
 







sabato 8 gennaio, 2011
voglio segnalarvi un sito di storie immerse nella rete.






vi segnalo un sito. 
"Ognuno ha una sua storia. Forse ogni cosa è una storia". 
Storyscapejournal. uno spazio dove i visitatori possono ricordare, immaginare, scrivere. insomma, una collezione di narrazioni via web. 
mi pare un roba figa, fatemi sapere!











lunedì 8 novembre 2010, Milano







cercherò di non trascurarli mai più, adesso che ci ho riflettuto. 


ciao amici. comincio da un libro, anzi da due. uno mi è piaciuto da morire, l'altro per un cavolo. MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA' di Francesco Piccolo, mi ha reso proprio felice! nel senso che per una settimana, l'ho tenuto in borsa, me lo sono portata al bagno, in metropolitana, in posta. ho sorriso, sono scoppiata a ridere, davanti a tutti. ho dimenticato tutte le cose che mi rendevano triste, ogni volta che leggevo. 


"Entro in un negozio di scarpe, perchè ho visto delle scarpe che mi piacciono in vetrina. Le indico alla commessa, dico il mio numero 46. Lei torna e dice: mi dispiace, non abbiamo il suo numero.
Poi aggiunge sempre: abbiamo il 41. 
E mi guarda, in silenzio, perchè vuole una risposta.
E io, una volta sola, vorrei dire: e va bene, mi dia il 41". 


Si è vero non è Kant. ma qui non si parla di nessuna critica della ragion pura. e chi caspita la vorrebbe di questi tempi grigi e di futuri incerti? (vedi bunga bunga, fini che diventa napoleone bonaparte e ci si mette pure il crollo di Pompei che getta ancora un pò di letame sulla campania, come se la puzza non ci avesse stordito abbastanza con la figuraccia dell'immondizia) insomma, di questi tempi è meglio rifugiarsi nell'umorismo. raccontando i piccoli istanti di felicità, di ciascuno di noi. perchè suvvia c'è sempre qualcosa di cui ridere ogni giorno, basta solo essere un pò attenti e un pò stronzi. 


aggiungo.
Piccolo è anche sceneggiatore (La prima cosa bella) e autore tv. sta lavorando infatti a VIENI VIA CON ME, il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano (profondamente voluto dalla RAI di Masi!). 
tra gli altri autori, anche il giornalista di Repubblica, Michele Serra - quello dell'Amaca, per intenderci - un'altra di quelle penne che gli psichiatri dovrebbero prescrivere come cura dell'anima, di questi tempi. 


allora stasera alle 21.05 tutti sintonizzati su RAI 3, VIENI VIA CON ME. boicottiamo insieme la tvspazzatura. 


ah è vero. devo parlavi anche del libro pacco. ma lo faccio domani.
















martedi 9 novembre







IL SECONDO LIBRO, paccopaccotto tra la la 


Innaffiò l'aria già umida con un altro starnuto. Una pallina di cemento armato oscillava sulla vetta dello stomaco e narici mani occhi perdevano acqua come rubinetti chiusi male.  Era la sua allergia che accorreva a fornirgli un alibi nel momento del bisogno.


Ecchepalle. che ricerca antica del vocabolo. che costruzione lenta. L'ULTIMA RIGA DELLE FAVOLE è un libro banale. alla Paolo Coelho mi viene da dire. poi ci sono anche delle belle citazioni ma non c'è trippa per gatti, diciamolo. 


però questo pezzo mi piace: 
Puoi essere la storia di un vile o di un eroe, di uno che trema in fondo alla spelonca delle sue paure o che crede nell'amore capace di spostare le montagne. Scegli tu il destino che preferisci ma smetti di cercarlo dentro di te... (pag 52)


insomma capite perchè questo libro ha venduto più di 150.000 copie? 
la gente ha troppo bisogno di essere motivata. di cantori che narrino storie di uomini e di eroi che ce l'hanno fatta nonostante tutto. che l'amore vince sempre. che il sogno è il motore della nostra esistenza. e questo mi sta anche bene. anzi, mi piace, mi ci trastullo anche io in questo tipo di lettura. però qui ci sono toni degni di Alberoni. e allora penso che questi 16,60 euro potevo spenderli in un altro modo. 










6 commenti:

  1. ohh pollon!!! che nostalgia...
    bella Mariaà
    vale

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  2. Che firma meravigliosa mariannissima ^_^

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  3. l'ho letto anche io il libro di scalfari e sono pienamente d'accordo: è bellissimo
    pietro

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  4. voglia di leggere dopo aver letto dmarianna!
    max

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  5. storyscape...che meraviglia!
    thanks!

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